La Regione Piemonte incrementerà i mezzi della Gtt.
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Solo per la città di Torino il conto per mettere a punto un rete di trasporti che possa rispondere alle richieste di spostamenti in epoca Covid- 19 è almeno di 200 mila euro in più al mese. Soldi che la Regione riconoscerà a Torino e a Gtt per consentire all’azienda di trasporti del Comune di incrementare il numero di mezzi per compensare la riduzione, minima, di capienza di bus e tram. “L’azienda ci deve ancora presentare il piano definitivo – sottolinea l’assessorato – ma l’impianto è già definito. E ci siamo confrontati già in due incontri con Gtt e il Comune per capire il fabbisogno “.
Un
piano che calza sui paletti posti dall’ultimo dpcm del governo che
porta la capienza massima dei mezzi in piedi all’80 per cento. Gtt
sta quindi definendo su quali linee aumentare il numero di pullman. E
l’obiettivo, nonostante la diminuzione di carico dovuta allo
smartworking, è di offrire, soprattutto nei primi mesi, un’offerta
superiore a quella pre-pandemia. “Dobbiamo dare la massima
percezione di sicurezza – sottolineano in assessorato – non
vogliamo e non possiamo permetterci che i mezzi pubblici siano
affollati. E che i genitori poi decidano di prendere l’auto per
portare i figli a scuola”.
Gtt è alle prese con la ricerca
di mezzi extra, per coprire le fasce orarie più delicate, che
saranno più lunghe causa scaglionamenti degli ingressi e delle
uscite. E dovrà aumentare anche il numero di autisti a disposizione.
L’idea è di arrivare a 230- 240 mila euro al mese tarando poi meglio
l’offerta sulla base della risposta dei torinesi e delle reali
necessità di trasporto”.
Con la ripartenza della scuola si
tornerà, quindi, ad un’offerta di trasporto ai livelli pre- Covid.
Rimane da sciogliere il nodo dello sciopero di 24 ore indetto da
Filt-Cgil, Fit-Cisl e Ugl per il 14 settembre. Incognita che pesa
sulla ripartenza. In settimana azienda e sindacati si dovrebbero
incontrare per trovare una soluzione, anche se la strada appare
ancora tortuosa.