Il 16 in Piemonte

Quando il Principe Filippo di Edimburgo venne a Torino…

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E’ morto alla venerabile età di 99 anni , il 9 aprile 2021, Filippo d’Edimburgo, principe consorte della Regina Elisabetta. Alcuni in Italia hanno voluto soprattutto evidenziare  in modo sgarbato che collezionò molte gaffes, andando oltre le regole ferree imposte dal suo delicato e anche difficile ruolo.  Lui pensava che, a volte, trasgredendo le forme, avrebbe reso più popolare la Monarchia e sbagliava.  Le forme sono sostanza, insegnava il giurista torinese Mario Allara, monarchico che Filippo non sapeva neppure chi fosse ,anche se nel 1961 gli venne presentato di sfuggita come Magnifico Rettore dell’ Università di Torino  nel corso della visita di Elisabetta II. Anche Torino infatti ha nel cassetto dei ricordi qualche immagine in bianco e nero del principe Filippo. Ad accompagnarlo in quell’occasione furono Gianni Agnelli e Vittorio Valletta, che accolsero il corteo di auto a Mirafiori. L’incontro del 1962 fu immortalato in un video in bianco e nero, senza il sonoro, oggi conservato nell’archivio del Centro Storico Fiat. Filippo fu soldato valoroso durante l’intera seconda guerra mondiale dal 1939 al 1945, uno degli ultimi reduci. Ebbe una famiglia difficile con dei figli che non  si sono rivelati  all’altezza ,con dei nipoti che spesso  hanno smarrito la strada. L’inquietudine e la seduzione  dei piaceri   di una vita borghese  senza regole sembra aver attratto molti componenti della famiglia reale .Ma questo non ha impedito alla Monarchia inglese di “tenere“ anche nei momenti più difficili per il  forte radicamento storico che essa rappresenta a livello popolare e per le qualità della  Regina Elisabetta che ha sempre saputo ,anche nei frangenti  più problematici del suo lungo  regno, incarnare la Nazione oltre le divisioni politiche che hanno agitato la storia britannica . Un qualche ruolo – considerati i rapporti tra i due coniugi durati 77 anni – l’avrà avuto anche il principe Filippo, ma per darne una valutazione storica va invocata una sospensione di giudizio. Con lui se ne va una certa idea di Inghilterra, un certo stile e una certa eleganza che, a partire da suo figlio,  ma anche dagli inglesi che contano, sono stati abbandonati da tempo.