Al via la riqualificazione delle Ex Fonderie Nebiolo di Torino.
A Torino inizia la riqualificazione per le ex fonderie Nebiolo, che ospiteranno una moschea e un collegio.
Al loro interno, dunque, sorgeranno una residenza per studenti e tutta una serie di ambienti per attività didattiche e culturali.
Ieri il progetto per riqualificare l’ex complesso industriale nel quartiere di Aurora è stato presentato in consiglio comunale dalla vicesindaca Michela Favaro.
La cessione del complesso si era già definita nei mesi scorsi e si era conclusa con l’acquisizione per poco più di un milione da parte della Fondazione Al Waqf, che già possiede una moschea in via Genova.
Gran parte della struttura sarà dedicata anche ad accogliere i giovani universitari e studenti di qualsiasi istituto grazie a posti letto con tariffe agevolate e calmierate.
Il piano terreno che affaccia su corso Novara invece diventerà una sala dedicata alla preghiera e agli incontri.
Quasi mille metri quadrati serviranno poi per attività diverse dal culto, un’aula studio, un’aula per le associazioni del territorio e un’aula mostra.
Trattandosi di superfici vincolate bisognerà attendere l’ok della Soprintendenza, ma i progetti sono questi. L’80% dello spazio sarà dunque adibito a spazi di pubblica utilità, mentre il restante 20% sarà occupato dalla nuova moschea.
Le aule studio saranno a disposizione dell’Università di Torino e del Politecnico. Il 3% dei posti letto sarà poi riservato a studenti in difficoltà e saranno gestiti dalla Confederazione Islamica e dall’Edisu.
La vicesindaca Favaro ha garantito l’apertura diurna per la biblioteca e per un’altra aula studio che si realizzerà nel tratto che affaccia su via Bologna, con spazi dedicati a bar e ristorazione.
Giuseppe Iannò, consigliere di Torino Bellissima, aveva sollecitato il tema della riqualificazione delle ex fonderie e finalmente sembra che si sia trovata una soluzione.
Le ex fonderie Nebiolo chiusero ormai nel 1982 e il primo piano per riqualificare l’intero complesso risale al 1997.
Dopo anni di vuoto e dopo tre procedure pubbliche andate deserte, ora finalmente l’ex complesso industriale avrà una nuova vita.