Il 16 in Piemonte

Peste suina africana

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“Anche alla luce dell’ultima riunione ministeriale del Gruppo operativo degli esperti Psa, che si è tenuta il 10 gennaio, il Piemonte ribadisce l’importanza di non porre ostacoli allo svolgimento delle attività venatorie di depopolamento al cinghiale”: è quanto ha sostenuto l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa intervenendo all’incontro convocato dalla Provincia di Alessandria sul contenimento della Peste suina africana.

Presenti il Commissario straordinario Angelo Ferrari, il Commissario straordinario per la provincia di Alessandria Giorgio Sapino, i rappresentanti delle principali associazioni venatorie, degli Ambiti territoriali di caccia dell’Alessandrino e delle associazioni agricole.

“Come Regione abbiamo sollecitato questa riunione sulla gestione dell’emergenza della Peste suina africana affinché la Provincia, con i Servizi veterinari e le associazioni venatorie, possa fare strategia per poter organizzare le attività di contenimento e monitoraggio della Psa”, ha aggiunto Protopapa”, dichiarando anche che “abbiamo necessità di una persona unica di riferimento che possa coordinare tutti gli enti coinvolti nell’emergenza e occorrono stanziamenti agli enti stessi”.

Intanto, sul sito del Ministero della Salute è stato pubblicato il “Piano di sorveglianza ed eradicazione della Peste suina africana” adottato dall’Italia per il 2023, che si pone diversi obiettivi: proteggere il patrimonio suinicolo nazionale dal virus; evitare che l’infezione si diffonda e si trasmetta dai suini selvatici, dove al momento è unicamente presente, ai suini domestici; contenere l’infezione all’interno delle attuali zone infette (Piemonte, Liguria, Lazio); ridurre progressivamente l’area di circolazione virale anche attraverso l’installazione di barriere artificiali o rafforzamento di barriere naturali ai fini di contenere le popolazioni di cinghiali infette che diffondono il virus con i loro spostamenti.

Il Piano è stato trasmesso alla Comunità Europea per l’approvazione e l’ammissione al cofinanziamento delle spese sostenute per l’attuazione delle misure vigenti in caso di malattia nei cinghiali selvatici e/o negli allevamenti di suini.