Il 16 in Piemonte

Il Piemonte riparte con il vaccino AstraZeneca.

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Dopo il via libera decretato dall’Agenzia europea per i medicinali al vaccino AstraZeneca, il Piemonte è pronto a far ripartire immediatamente le convocazioni. Si attende solo la revoca del blocco da parte di Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco).

“La rassicurazione dell’Ema su AstraZeneca è una buona notizia – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Alla fine è stato necessario questo chiarimento, perché la campagna vaccini si fa con le siringhe, ma soprattutto con la fiducia. E la fiducia la si ha quando le istituzioni parlano poco, ma soprattutto parlano in modo chiaro e al cospetto dell’Europa. L’Ema ha detto che il vaccino AstraZeneca è sicuro e che i benefici sono superiori ai rischi. Il Piemonte sta già predisponendo le riconvocazioni dei suoi cittadini per le somministrazioni”.

“Siamo tra le prime regioni in Italia per numero di dosi inoculate e vogliamo mantenere questo livello – prosegue Cirio – Ma soprattutto vogliamo farne di più e per questo chiediamo a Roma più vaccini. Perché prima vacciniamo tutti e prima ripartiamo”.

Si calcola che in Piemonte la sospensione precauzionale da parte dell’Agenzia italiana del farmaco abbia «congelato» circa 20 mila vaccinazioni ora da recuperare. Nel dettaglio sono 16mila le dosi che dovranno essere inoculate: la giacenza per questo siero è di 20mila ma 4mila dosi fanno parte del lotto sequestrato dopo la morte del professore di Biella e quindi non possono essere usate. La Regione intende accelerare, su tutti i fronti: confermato l’obiettivo delle 20 mila somministrazioni giornaliere entro fine mese, Cirio annuncia che entro il 15 aprile tutti gli over 80 saranno vaccinati con Pfizer e Moderna. Non solo: entro una settimana tutti riceveranno la convocazione, la fascia di prenotazione verrà ampliata a 30 giorni.